Un suadente intreccio di fatti e di idee collega insieme due amici dispersi per luoghi e per tempi ritrovati, al di qua e al di là dell’oceano, nel simbolo istriano di “una capra sul cocuzzolo del monte”, che serve da spunto per condurre lo scrittore, pittore e giornalista Piero Tarticchio a organizzare un viaggio nella memoria recente dei fatti tragici che colpirono l’Istria nell’ultimo dopoguerra, ma anche ad ingaggiare la memoria stabile nel patrimonio di leggende e di miti locali, in un assortimento di realtà e di fantasia che pone al centro della ricerca il contegno umano sospeso tra il reale e il divino.
Il romanzo di Marilla Battilana Danny Boy racconta la storia di Daniele Carmassi dall’adolescenza alla piena maturità, rampollo di buona famiglia veneta, con una sapiente elaborazione che intreccia realtà e fantasia e che consente alla scrittrice, esperta anglista e studiosa di letteratura americana, di fornire un affresco affascinante e riccamente documentato sia della realtà italiana sia di quella americana dell’ultimo quarto dello scorso secolo, passando anche per Londra e per altre affascinanti località, che servono alla scrittrice per fare trionfare una visione pragmatica e fiduciosa della vita e delle sue sempre rinnovabili possibilità di rilancio.
L’intrigo di una complessa vicenda famigliare con un amore impossibile tra figliastro e matrigna serve da mappatura alla complessità delle analisi psicologiche che lo scrittore Renato Gabriele traccia con mano sicura, collocando la vicenda nel centro Italia della prima metà dello scorso secolo, a cavallo della seconda guerra mondiale, i cui realistici esiti disastrosi non mancano di proiettare conseguenze risolutive sui personaggi di fantasia del romanzo, scritto in una prosa di alto stile, con una densità e una padronanza di linguaggio che solo pochi se non pochissimi narratori italiani tuttora posseggono.