Il ringaggio della mitologia, con ricorso al dio Apollo, alla ninfa Castalia, alla cortigiana Taïde, viene sapientemente sviluppato nel poemetto erotico di Roberto Costantini Musagete, composto da cinquantadue stanze di versi liberi e corsivi, di suadente nudità espressiva, talvolta anche privati della punteggiatura, per realizzare il trionfo di una poesia analogica, che scatena il libero pensiero nelle ardite associazioni tra temi e tempi eterogenei, ma unificati nel magma ardente della creazione artistica.
La Giuria del Premio I Murazzi 2020 conferisce il Primo Premio per la Poesia Inedita con offerta di pubblicazione gratuita.
La Poesia di Egle Bolognesi si accende nel fascino di un’intensa luce di familiarità oggettiva eppure sognante, nel racconto illustrativo degli oggetti domestici della casa, capaci di evocare la suggestione gentile dei ricordi del passato, conservato e impresso con autenticità nelle cose che sono state compagne per anni vicino a noi, protagoniste dei nostri gesti, interpreti delle abitudini, sodali compagne delle ore serene di riposo o delle attività alacri di rincorsa degli obblighi e delle funzioni quotidiane. I versi sono scintillanti di purezza e di incantevole semplicità espressiva, nel rigoroso controllo delle forme letterariamente più armoniose.
La Giuria de I Murazzi all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa.
La poesia di Giorgio Colombo descrive una linea ideale di congiunzione tra il mondo della realtà esteriore e il mondo interiore dell’animo umano, il primo illuminato dalla Luce del Sole durante il giorno e rischiarato da quella della Luna nel corso della notte; il secondo sostenuto dai lumi della ragione e dalle emozioni degli affetti.
La Poesia di Piera Giordano si distingue come sortilegio fatato della vita quotidiana capace di transumanarsi in sogno, in canto armonico, tra simboli e metafore, in un processo imagistico di traduzione del reale e dell’ordinario in un approdo di fantasia e di reinterpretazione dell’anima delle cose. La vita della nonna Teresa della Poetessa diviene canto popolare della vita comune di ogni donna di quel tempo, in cui la stessa Piera Giordano può identificarsi.
La raccolta di Poesia intitolata Extrema ratio di Maria Teresa Infante è un tentativo pienamente riuscito di dimostrazione delle possibilità esplorative della poesia borderline lungo una rotta di interpretazione delle connessioni tra la psicologia della mente umana e la realtà delle cose; la prima così densa di elaborazioni fantasiose e orfiche, attinenti alla sfera emotiva umana e alla consapevolezza oscurata della propria natura; la seconda così immanente di concretezza e di urgenze quotidiane e necessarie. La ricchezza e la cura del linguaggio espressivo sono doti di grande valore di erudizione e di efficacia espressiva.
La Giuria de I Murazzi all’unanimità attribuisce la Dignità di stampa.
L’eco del Liber di Catullo, con esplicito riferimento agli otto Carmina Docta inseriti nei centosedici costituenti la raccolta, risuona come omaggio all’innovazione del grande poeta latino di una nuova “poesia del disimpegno”, cioè non più legata alla celebrazione dei fasti di Roma, ancella della Storia e del Potere, ma ridimensionata alla misura personale del poeta che diventa testimonio soggettivo del tempo e strumento di interpretazione dell’universalità dei caratteri umani con valenza di adattamento per ogni tempo e luogo delle umane vicende. Appare straordinaria la capacità del Poeta piemontese di rendersi cantastorie della più moderna attualità con uno spessore straordinario di aderenza alle vicende antiche, finanche ai miti, che soprassiedono allo sviluppo e a ogni evoluzione della nostra cultura.
La Giuria del Premio I Murazzi attribuisce all’unanimità la Dignità di Stampa al libro di Vincenzo Moretti Carmina Docta.
Paola Insola, Nel giardino dei cristalli
Vincenzo Lauria / Liliana Ugolini, Donne senza tempo
Lucia Lo Bianco, Sono una barca
Paolo Malinverno, 69 sonetti per conoscersi
Gabriella Montanari, Plagiarsi addosso
Nicola Prebenna, L’altra faccia della luna
Anna Maria Salanitri, Falce di luna
Giancarlo Stoccoro, Il tempo unito dalle parole
Lucia Triolo, Debitum
Anna Vercesi, Nidi e lidi
Massimo Viganò, Il bianco negli occhi