La Poesia italiana ha trasceso la qualifica di genere letterario ed è diventata una moltitudine espressiva della letteratura totale. Forse, anche qualcosa di più: è la metafora o meglio ancora la sineddoche che rappresenta il simbolo più completo della comunicazione linguistica. Come la prua rappresenta in sé e per sé l’intera nave che segue appresso, così la Poesia è la visione complessiva di quanto si possa esprimere usando qualsiasi genere della lingua. Narrativa, teatro, giornalismo, saggio, documento e altro ancora: sono la moltitudine linguistica che noi osserviamo contenuta ed espressa nella complessità e nella densità della poesia contemporanea, specie in quella italiana, che come ben sanno i poeti di vaglia del mondo intero, è la Poesia più complessa e più ricca, capace di offrire il migliore nutrimento per la mente e per lo spirito, esattamente come la cucina italiana è nota per essere tra le migliori forme dell’alimentazione umana. Non predomina uno stile o un movimento letterario; non emerge, in spirito egemonico, una teoria ben definita della funzione poetica. Per intendere cosa sia divenuta in Italia la Poesia, bisognerebbe risalire al mito di Okeanòs, il grande Titano che è l’immenso fiume capace di circondare la totalità delle terre emerse, padre dei fiumi del Pianeta, unisce l’universalità delle acque: si ispira sostanzialmente all’amore e alla concordia, è contrario a partecipare a qualsiasi guerra, sia tra gli Dèi sia tra gli uomini, celebra la vita e sovraintende al laboratorio di creazione degli esseri viventi, che derivano dall’elemento acquoreo. Okeanòs è il simbolo completo della moltitudine biologica.
Mutatis mutandis, alla Poesia tocca rappresentare il simbolo della comunicazione, nelle sue differenti forme: dall’aforisma e dai componimenti epigrammatici in distici, al poema complesso, al prosimetro, al dialogo teatrale, all’enunciazione filosofica o scientifica, alla ricapitolazione storica o cronachistica, alla salvaguardia delle forme della tradizione sia aulica sia dialettale, alla testimonianza del quotidiano, alla confessione dell’intimità, all’indagine psicologica e via di seguito. Tutto si tiene. La Poesia raccoglie l’insieme delle acque che trasudano, che zampillano e che dilavano, dai piccoli rii agli immensi fiumi: sono le parole che circondano il continente pangenico emerso dalle tenebre della preistoria e che si chiama Umanità. Tale continente è circondato, permeato, alimentato dalla Poesia, che è il laboratorio primordiale da cui origina ogni forma di comunicazione linguistica usata dall’umanità nel suo complesso.
Gli otto Volumi antologici delle Voci dai Murazzi stanno a rappresentare esattamente questa moltitudine in continua rigenerazione e risveglio di sé stessa, con un andamento naturale di nuove fioriture, fruttificazioni, decadenze e di successive gemmazioni: sono le parole che rappresentano l’anima della comunicazione umana. In una sola parola: è Poesia. Forse, è meglio specificare, che è Poesia italiana, per via che è bene sottolineare la certificazione di origine protetta, che è sempre più maldestramente minacciata dalle inclusioni barbarizzanti, simili al parmigiano prodotto a New York o a Pechino.
Nella scelta degli Autori che lo scrivente ha compiuto, si è cercato di bilanciare fra loro tre importanti criteri di inclusione. Dapprima, quello dell’autorevolezza dello scrittore raggiunta negli anni di appassionato studio teorico della tradizione italiana e di applicazione creativa e innovativa. In secondo luogo, si è sentita l’esigenza di documentare le nuove proposte articolate in movimenti e in formulazioni di poetiche d’attualità elaborate in anni anche recenti. In terzo luogo, si è voluto proporre nuovi talenti, per un sentimento di partecipazione aperta ai confronti e ai reperti collettivi. Alla luce dei tre criteri che sono stati espressi, si è ritenuto di dovere segnalare come autori marcatamente rappresentativi dei settantuno poeti inclusi il vicentino Gianni Giolo, il torinese Livio Bottani, il brianzolo Giovanni Ronzoni, la torinese Elisabetta Picco e la ligure Maria Ivana Trevisani Bach. Ad ogni Poeta sono state attribuite quattro pagine, di cui la prima comprende una scheda biografica riepilogativa del percorso di scrittura compiuto, talvolta volutamente ridotto a un’orma più lieve della morsura lasciata sul bagnasciuga della marina, per volontà esplicita di professione di modestia, imposta dal Poeta stesso; altre volte, la didascalia è più prolissa di una circostanziata cartella clinica, per l’abbondanza delle cronicità poetiche degli scrittori che si sono dedicati – e si stanno tuttora dedicando – con alacrità alla Poesia. Ai piedi della prima pagina di ogni Poeta, lo scrivente ha condensato una riflessione che non ha voluto mai assumere il carattere sussiegoso della critica valutativa pronunciata dai coturni tragici della vox clamans, ma consistente, invece, in una riflessione estemporanea, in una manifestazione di stupore compiaciuto e di sodalità nell’avventura letteraria. Il Poeta, infatti, è sempre convinto di essere chiamato a vivere un’avventura memorabile e a descrivere un miraggio enigmatico e unico, anche quando osserva una goccia d’acqua che cade a terra. La forza della Poesia, in fondo, risiede nella capacità del Poeta di vivere in un riflesso continuo tra la realtà e l’immaginazione, spesso e volentieri fondendole insieme in una soluzione indivisibile.
Sandro Gros-Pietro
Elenco Autori in Voci dai Murazzi 2023
- ISABELLA MICHELA AFFINITO – Non capisco Turner; S’ipotizzò la luna…; Eloquio
- STEFANO BALDINU – Verso un altro paradiso; Fa la rondine; Una nostalgia di pioggia
- JOSEPH BARNATO – Né in metrica né in prosa: Microscopia, Fenwick House, Alla Berio
- RENATA BENEDETTO BATTEZZATO – Luna; Burattinaio matto; Baratro
- ELDA AUGUSTA BIAGI – Trittico 24 febbraio 2022
- ERIKA BIANCHIN – Dischiudere; Boschi; Afrodite
- GIUSEPPE BLANDINO – Verso Occidente; Cos’è la poesia?; Il canto del poeta
- LIVIO BOTTANI – Angeli biblici: Verso l’Eden, Nel giardino, La cacciata
- PATRIZIA CAFFARATTI – Spazi; Sospesa; Metà di me; Slegami; Briciole di tempo
- PIERA CARBONE – Entrare nelle parole; Rococò; C’era un punto
- ROBERTO CASATI – Bruciano i fuochi nella notte; Chi sarà dopo di me?; Erano giovani i tuoi occhi
- GUIDO CIAVATTONE – Vorrei poter dimenticare la mia lingua; Tra le mani rigiro una palla; Leggerò queste righe decine di volte
- ROBERTA SEBASTIANA CIMINO – Baciata dal sole; Tempesta; Cresciuta tra le onde
- BRUNO CIVARDI – L’amore; Il Rosario; Dio
- VILMA COLOMBINI – Bilia magica ; Leggerezza del perdono; La realtà speculare
- GIORGIO COLOMBO – Aurora; Messaggeri ; Ho deciso ; Amata montagna
- ORNELLA CLELIA COLOMBO – Rivernicerò il mio cuore; È una rosa nata in collina; Appartengo al sogno
- ALBA ROSARIA CONTINO – Pace sulla terra; Nel meraviglioso l’anima; Nel suono del silenzio
- ALESSANDRO CORSI; Quando la vita ; Siamo ancora ; Nessuno ascoltava
- ROBERTO COSTANTINI – Sorgono i lividi bisbigli; Le scaltre mani tessono; Palustri peucedani elastici
- SABINA DE MORI – Bagliori; La lotta; Notte
- CORRADO DELL’OGLIO – Maestri e discepoli; Educazione alla vita; L’ultima campanella
- STEFANO DELLA TORRE – Dinnanzi; Dolce; Tempus fugit
- LUISA DI FRANCESCO – Seppur lontano; In un qualunque giorno; Nel palmo della mano
- FRANCA DONÀ – Il primo di gennaio; Nagori; Stanno tremando i fiori
- ANGELA DONNA – Tre poesie senza fissa dimora: Le case dei poveri, Clara del fiume, Dialogo
- MARIA EROVERETI – Poesie dedicate al padre: Ci perdoneremo?, La fisarmonica, In altra terra
- EDI FABRIS – Tu, la notte di Natale; Notturno antico; Mare d’inverno
- VINCENZO FAUSTINELLA – Il calice truce della storia; Le tue mani; Figlio della guerra
- LIONELLA FAVRETTO – I. Ho avuto timore del tuo silenzio; II. Troppa luce; III. Diametralmente
- GIANCARMINE FIUME – Nessuno tocchi Caino; Il buio non esiste; Falena
- ADELFO MAURIZIO FORNI – Il vento; La Regina; Tredici agosto
- GIANNI GIOLO – La vita ignota; L’ambasciata; Lo sposalizio
- SILVIO GIONO-CALVETTO – Quasi un addio; Ivrea; Questo nostro oggi
- POTITO GUADAGNO – Riflessioni op. 4; Oltre il blu; È tempo ormai…
- RITA IMPERATORI – Aprire il tempo; Io sono le parole che ho già scritto; Scoprire che si è vivi per la carne
- ALESSANDRO IZZI – Offerte speciali; Quasi fossi un film di Méliès; Esserti la lacrima
- FABIO LAGOMARSINI – L’inverno alle porte: il vuoto necessario; Rapida; Le foglie muoiono integre
- ELISABETTA LIBERATORE – Trilogia famigliare: Sorelle, Le foto di mio padre, Mia madre
- ALDO MAGGIOTTI – I. Guarda come passa il tempo; II. Avevo in mano un biglietto di sola andata; III. Triste ricordo di un freddo mattino
- SALVATORE MAMMONE – Chiaro di luna; Le foglie di autunno; Paesaggio mio
- ASSUNTINA MARZOTTA – Gli ulivi respiravano d’argento; Si frange in crolli silenziosi il cuore; Tu pensami altrove
- ORAZIO MILAZZO – La stanza fiorita; Mi è cara la sua bellezza; Voci segrete
- WILMA MINOTTI CERINI – Pensiero senza tempo; Solo quell’affidarci; Gioventù in pugno
- GIUSEPPE MODICA – Il treno che non vedo; Nei giorni di fasto; Semplicemente
- ADRIANA MONDO – Terzo tempo; Il giocoliere; Lo specchio
- ANTONIETTA NATALIZIO – Infiorescenza; Donna; Un bacio
- GIOVANNA NOSARTI – Al bar paradiso era sempre natale; Lo stagno; Arrangiamenti
- STEFANIA PERNO – Ai Murazzi; Collina; L’amore
- FIORENZA PEROTTO – L’ombra si fa luce; Le luci; Le donne
- PIETRO PETRONI – Liocorno; Madre; Ele
- ELISABETTA PICCO – Lessico d’amore; Il silenzio parla; Farfalla
- VANDA PIRONE – Vele; Fragile tempo; Grazie Italia
- GASTONE PIZZIRANI – Jazz; Mobile; Caduti
- VALERIA RECALENDA – Con tutta me stessa; In trincea; La strada che mi abita
- GIUSEPPE ROMANO – Concerto ucraino; Il velo; Finestra sull’ignoto
- GIOVANNI RONZONI – Sud; Sei; Nel cielo infinito
- SAVERIO ROSSO – Il treno nella neve; Lune di carta; Il paese delle streghe
- GIUSEPPE RUGGERI – Faro d’autunno; Vulcano; San Lorenzo
- ANNACHIARA SALVATORE – Ombre; Immaginazione eretica; L’amore di una madre
- ANDREA SANTORO – Al mio fianco; Soffio; Amore amaro
- ALDO SISTO – Il tempo piange; Avvinto alla vita; Nuvoletta
- EMANUELE STOCHINO – Con questa luna crescente; Scivola un bagliore
- ALESSIA TARANTINO – Alla pieve; Amnesia; Un cleptomane
- ELVIRA TRAP – La regina del nulla; Una storia d’estate; Voglia di te
- M. IVANA TREVISANI BACH – Coperti da fotosintetici mantelli; Ognuno stringe al petto; Restare sulla soglia
- LAURA TRIMARCHI – Autobus; Capriccio; Ciance
- LUISA TRIMARCHI – Cresce; Sfarfallio; Ombre
- ALESSANDRA VASCONI – Notte di Capodanno; Sola al tramonto; Io e te
- MARIA ANGELA ZECCA – L’alba: ad est di un sogno di pace; Notte d’incanto; Dies irae
- MARIAN CIPRIAN ZISU – Cantico inverso; La luce che viene e che va