La Giuria del Premio I Murazzi 2018, all’unanimità, conferisce al Poeta Angelo Manitta il primo premio assoluto nella sezione della Poesia Edita per il volume Big Bang. Canto del villaggio globale, grandioso poema che spazia su circa cinquemila anni di storia umana in una rappresentazione corale e ricchissima di eventi, uomini e idee riguardanti l’intera civiltà umana, sorvolata in una nozione elastica del tempo, tra vite parallele, corsi e ricorsi, in uno splendore di racconto nitido e particolareggiato delle vittorie e delle sconfitte dell’umanità, nell’impegno di tramandare la testimonianza, tracciare i percorsi, orientati all’obbiettivo di conservare la memoria e, ancora di più, di dimostrare i nessi e le analogie dell’agire umano e dei linguaggi per descriverlo.
Il poeta Giacomo Giannone, siciliano di nascita e torinese d’adozione, ha ricevuto il secondo premio assoluto della Sezione di Poesia Edita del Concorso I Murazzi 2018, con voto unanime della Giuria, con il libro Fabulae. La Giuria ha apprezzato le liriche di rinnovellazione dei miti dell’antichità, più e meno famosi, ricostruiti in sintesi critiche e in visuali interpretative rapportate alla logica dei tempi attuali, sul tappeto volante della Poesia, che conserva la memoria del passato e che può anticipare il futuro.
La Giuria del Premio I Murazzi conferisce il terzo premio assoluto della Sezione di Poesia Edita, con consenso unanime dei Commissari, al libro La fórma della malingonìa, del poeta Dante Ceccarini, sermonetano. Il libro, scritto e concepito in dialetto sermonetano con traduzione in italiano curata dall’Autore, ricostruisce un percorso di delicate liriche orientate al criterio della nostalgia e della bellezza, come voci costitutive di un criterio positivo della malinconia, custode del passato di ogni vita umana e della bellezza che ne ha illuminato i momenti più intensi. La Giuria ha particolarmente apprezzato la dizione nel dialetto di Sermoneta, una delle città medievali più belle e meglio conservate d’Italia.