È divenuta tradizione che a ogni edizione del Premio I MURAZZI, l’Associazione Elogio della Poesia curi un’antologia tratta dalla sezione del Premio denominata Poesia Singola, e in tal modo compili un libro collettaneo, “e cantando e scegliendo fior da fiore” – per dirla con Dante – componga un multicolore bouquet di testi poetici, che, alla fine della fiera, diviene rappresentativo dell’edizione del Premio di quella determinata annata. Questa tradizione, iniziata oltre sei anni or sono da I MURAZZI, va estendendosi molto anche ad altri premi letterari nazionali o semplicemente locali. E ciò, a giudizio di chi scrive, è un gran bene. Infatti, ha un senso limitato che a un concorso di poesia singola a cui partecipano oltre centoventi autori, con oltre trecentosessanta poesie, si premino le prime tre poesie giudicate migliori dalla competente Giuria. Non si vuole mettere in dubbio la capacità discrezionale della Giuria, per lo più formata da lettori professionisti che trascorrono almeno tre o quattro ore di ogni giorno dell’anno a leggere e a valutare poesie, ma si vuole semmai migliorare l’efficacia documentativa e artistica di una tale premiazione, in modo che non si limiti unicamente a promuovere il desiderio di vittoria dei premiati, senza assolutamente arrecare alcuna altra utilità ai concorrenti rimasti esclusi, e che ricevono solo il modesto smacco, facilmente superabile, di non essere stati fra i prescelti dalla Giuria. Nessuna Giuria letteraria ha mai incoronato Arthur Rimbaud, il poète maudit da cui discende tutta la poesia moderna. E nessuna Giuria letteraria ha mai incoronato Dino Campana, il poeta folle che ha superato almeno di una spanna tutti gli altri poeti del Novecento, compresi quelli insigniti di Nobel. Vista da questo punto di osservazione, ci sarebbe da pensare che essere premiati da una Giuria, per autorevole che sia, per un poeta di alta statura creativa, dovrebbe essere senz’altro una iattura da evitare in ogni modo, perché da un lato confermerebbe, sì, la sua positiva sete di gloria, ma dall’altro gli attirerebbe il malocchio circa la possibilità di accedere ai più elevati gradi dell’olimpo, riservati ai migliori del secolo. Pertanto, ricevere l’onore e il merito della Giuria per lo più sancisce il buon livello di mondanità del poeta premiato, cioè ci garantisce che quel modo di “poetare” manifestato dal poeta vittorioso rientra nelle mode letterarie più in voga del periodo, essendo questa l’unica certificazione oggettiva che una Giuria bene aggiornata può rilasciare con competenza. Infatti, chi passa a leggere poesia contemporanea per tre o quattro ore tutti i giorni dell’anno, sa con discreta affidabilità dire se il testo che sta leggendo in quel momento rientra nei canoni di gusto più correnti di quel periodo. Ma ciò non significa ancora che quel poeta dichiarato “vittorioso” possegga una capacità creativa e innovativa di straordinario potenziale, tale da imporsi come maestro di gusto negli anni a venire. Chi scrive pensa che nessuna Giuria al mondo, per quanto autorevole e documentata possa essere, avrà mai gli estremi per emettere una simile sentenza.
Dunque, si perviene alla conclusione, che il lavoro della Giuria, risponda a due obbiettivi: primo, soddisfare il più che legittimo desiderio di gloria dei concorrenti; secondo, fornire un’indicazione autorevole di riferimento attinente alle mode letterarie in corso nel periodo considerato, cioè produrre una “documentazione storica” inerente le mode letterarie che sono in corso. Chi scrive è convinto che l’antologia premiale de I MURAZZI soddisfi esattamente le due esigenze appena indicate. Dei centoventisette concorrenti appena quarantatré sono stati selezionati per entrare nell’antologia rappresentativa di questa storica annata: questa selezione assume nel contempo un valore premiale, che soddisfa l’amore proprio dei selezionati, ma ancora di più fornisce una documentazione durevole, a beneficio di tutti circa le mode letterarie del momento riguardanti la scrittura poetica, diviene uno “specchio” del panorama letterario. Se il premio fosse maggiormente dotato da un punto di vista economico, vorremmo potere donare l’antologia a tutti i concorrenti che hanno partecipato al premio, per fornire anche agli esclusi un valido riscontro di gusto circa le diverse tendenze di stile e di contenuto oggi più diffuse in Italia. Questo obiettivo potrebbe essere una meta da raggiungere nelle prossime edizioni, ma non bisognerà fermarsi. Bisognerà fare giungere le Voci dai Murazzi a tutte le più importanti scuole di tradizione letterarie del Piemonte e, dal Piemonte, successivamente estendersi alle altre regioni più frequentate dai nostri scrittori. Questo non è solo un augurio, ma è un effettivo impegno, che ci assumiamo di realizzare nelle edizioni future.
Elenco Autori in Voci dai Murazzi 2016
GIUSI AGLIUSTA
- Frammenti di cuore
- Silenzio
- Dalla scogliera
- Melancolia
- Il Cristo
- Acqua calda
- Temo la sera
- Poesia
- Odore
- Con la testa appoggiata
- La tenue atmosfera
- Altri voli si susseguirono
- Luglio
- Eclisse
- Se
- Al limite
- La finestra
- Tempo interno
- A mia figlia
- I tuoi occhi
- Tu il mio sogno
- Genova, 20 luglio 2001
- Mani grandi
- Fuochi in periferia
- Come un amaro assenzio
- Ascolto la tua anima
- Primavera in città
- Descrivendo la cornice
- Roberto Alighieri
- Una manciata di mosche
- Potrei perfino amare l’inverno con te
- Canto per lo straniero
- Non è una guerra
- Anelito vitale
- Mamma
- Pensiero in viaggio
- Nei pomeriggi di un inverno arancione
- Il profumo dei tigli non fa più rumore
- A F.
- 18.00
- Indaco
- GI
- Ritrovare il tempo perduto
- Politica e virtù
- Il vento del nostro deserto
- Intreccio quasi un canto
- Sogni di pietra
- A Mirandola
- Mare nostrum
- Castelli di sabbia
- A cosa sto pensando
- La mia mente ed io
- Mai
- No Co2 No
- Omaggio al maestro Achille Perilli
- Bergamo-Milano
- In fuga
- Biblioteca
- Compleanno
- Delirio di un uomo stanco
- Era un clown
- Sulla banchina del Mazaro
- Mare nostrum
- 14 luglio 2016 (Nizza): I-II-III
- Dalla A alla Z
- Trama esistenziale
- Io sono ciò che sono
- Elettroshock
- Elemosina
- Apologia della sigaretta
- La rete
- Globalizzazione
- Essenze
- Il mondo in uno specchio
- Nel giardino
- L’ora
- Dentro e fuori
- Gli occhi
- Il mio mare
- Firenze
- Burrasca
- Oasi
- E così fu
- La libertà è la nostra condanna
- Di
- Tutto trema
- Il sole che ti meritavi
- Nonna
- Rifulsero per me splendidi soli
- Canne a terra
- Password II
- L’infante
- Profumi e balocchi
- La neve ha fischiato
- Storia di un neonato scopertosi vecchio
- Trittico triste
- Le vere piante grasse
- La panchina
- La finestra sul cortile
- Belli come il sangue
- Il satiro
- Sogno bucolico
- L’inchino
- Il sole d’agosto
- Bisbiglio d’anima
- Un’ala d’angelo
- E attorno a me
- Presunzione
- Il trionfo di realtà e verità
- Settembre
- Dedica
- Senza luce
- Ci sono notti
- Il carillon
- Morire
- Donna
- Concerto libero
- La strada
- Pozzuoli