PREMIO PER L’EDITO di POESIA alla memoria del Poeta Nino Pinto
La singolare titolazione dell’ultimo libro di Poesia di Rodolfo Vettorello, Insieme, volutamente richiama il doppio uso del vocabolo, sia ingaggiato come sostantivo, per indicare un insieme di specifici testi scelti con il criterio di comporre il ritratto d’Autore sia anche come voce assunta in qualità di avverbio, per indicare lo scopo di condivisione, confronto, trasmissione e unione che realizza la Poesia nei collegamenti di luoghi, tempi e persone differenti, in un unico vascello “soggetto per incantesimo ad ogni soffio di vento”, in libera parafrasi di Dante e del suo sonetto Guido, io vorrei. Veramente Rodolfo Vettorello è espressione di tutta la rosa dei venti poetici del XX secolo, da Pascoli a Mario Luzi, passando per d’Annunzio, Montale, Sbarbaro, Marina Cvetaeva, Eliot, Caproni e quant’altri, per poi affacciarsi alla finestra spalancata sul mondo attuale con sentimento di viva partecipazione e di condivisione degli umani destini, sublimati nella “parola lene” della Poesia.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità conferisce al poeta Rodolfo Vettorello il Primo Premio assoluto per la Poesia edita
Tra la favola e il racconto fantascientifico, in un’esplosione di libertà linguistica spinta fino alla licenza di trasgredire l’ordine paratattico del discorso, ma con il vivo intento di riproporre la formula del poema, il libro di Alessandro Di Zio, Crepuscolo elettrico, si presenta quasi come un prosimetro, per la compresenza dell’esposizione in prosa e dell’interpretazione in poesia del mondo reale e immaginario. Ed è un mondo in cui collidono le fantasie e le follie della creazione artistica, insieme con le invenzioni tecnologiche più sconvolgenti, in una tensione spiazzante delle competenze e degli attriti tra l’uomo e la macchina, cioè tra il creatore e la creatura, con rimandi e con proiezioni che sconfinano nel surreale.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità conferisce al poeta Alessandro Di Zio il Secondo Premio per la Poesia edita.
Natale Pace con il libro di Poesia Inviti superflui, perfeziona un lungo percorso di pubblicazioni di Poesia, iniziato nel 1978 e testimoniato dall’interesse critico di valenti studiosi e scrittori di fama. Il libro, inoltre, è un invito al dialogo poetico “da remoto” con alcuni dei suoi lettori, perché riporta a piede di pagina il commento alle poesie che sono state inserite in un blog di internet e che hanno contribuito a illustrare e diffondere il “diario dell’anima”, il quale introduce nel mondo della carta stampata i contatti della rete telematica rivolti ai suoi testi. Natale Pace, nel corso di quasi mezzo secolo di pubblicazioni, è giunto a interpretare una delle voci poetiche più rappresentative ed incisive della Calabria moderna, la sua regione di appartenenza.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità conferisce al poeta Natale Pace il Terzo Premio per la Poesia Edita.
In una disposizione d’animo volta alla ricerca, al discernimento, all’inchiesta e alla requisitoria circa la ridda dei dubbi esaltanti, ma anche riguardante le apodissi di scontata certezza, la poesia di Annamaria Ferramosca si sviluppa su linee di confine del pensiero, che è proiezione analogica di eterna peregrinazione errante: sono paesaggi della ragione, enigmi irrisolvibili della vita, fascini e incantesimi delle forme possibili dell’essere. Ferramosca possiede la concretezza di una parola poetica capace di illustrare l’ordinarietà della follia umana come arte di orientamento e, al contrario, di spaesamento, in un gioco di contrasti e di ossimori che danno spessore e indicazione al discorso.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità include il libro Luoghi sospesi tra le opere finaliste della Poesia Edita.
La Poesia di Paolo Pistoletti, in speciale modo nel libro Al di qua di noi, è caratterizzata da una pertinace invenzione di modi di dire e di intermittenze, riprese e sviamenti del filo del discorso, che sembra sempre accennare a una riflessione interiore o quasi a un monologo, ma pronunciato a bassa voce, come un borbottio dell’anima, con la mente rivolta alla natura, alla terra, agli affetti, agli amici che se ne sono andati e che, nel sortilegio dialettico dei versi, permangono sempre al di qua, con noi e nel nostro mondo. L’intera vita professionale di Paolo Pistoletti, totalmente dedicata al magistero devoto della lettura e della classificazione e conservazione dei libri, fa del suo personaggio umano uno dei più cari esempi di dedizione ai valori profondi dell’umanità e trova nella sua personalissima dimensione poetica di stile e di contenuto una cifra unica di corrispondenza tanto familiare quanto di raffinata e meditata riflessione.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità include il libro Al di qua di noi tra le opere finaliste della Poesia Edita.
Il libro di Giovanna Cristina Vivinetto, Dolore minimo, ha già riscosso i più alti onori della critica italiana in quanto ha ricevuto il Premio Viareggio Opera Prima nel 2019, come trasposizione in poesia della storia personale di rigenerazione e di rinascita transessuale dell’Autrice, che ha tratto dalla sua personale vicenda un poema poetico, trasformato in una questione di vita sociale e di diritto civile, con il plauso di Dacia Maraini e di Alessandro Fo. Giovanna Cristina Vivinetto racconta in versi “delicati e forti”, sospesi tra il sogno misterioso e l’enigma capzioso della realtà, il suo viaggio fino alla scomparsa di Giovanni e alla rinascita di Giovanna.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità include il libro Dolore minimo tra le opere insignite finaliste della Poesia Edita.
Tra gli autori italiani di maggiore spessore letterario, impegnati a ritrovare nelle sorti della Poesia la cifra identificativa etica ed estetica di sospensione tra vita e morte, nell’infinita vicenda di nuove semine e di mature decadenze, Alessandro Agostinelli si rifà a una eco leopardiana nel libro Le vive stagioni, che riecheggia “le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei” del poeta di Recanati. Si tratta di una lectio magistralis, con un’introduzione preposta a ogni stanza poetica, arguta e riflessiva, che spalanca lo spaesamento sulla validità delle nostre certezze. La forma accurata dei versi, così innestati e vivificati dalla confidenza con l’alta Poesia italiana, aggiunge il compiaciuto ritrovamento delle origini dei nostri gusti letterari.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore al libro di Alessandro Agostinelli.
Interamente dedicato agli uomini oppressi dell’intero Pianeta, che sono vittime degli oppressori sparsi a loro volta nell’intero mondo, il libro di Giovanni Bracco, Il mare mi ha deposto dalla croce, è una celebrazione epica del movimento emigratorio che dalle zone più martoriate confluisce verso il Mar Mediterraneo, nel tentativo di raggiungere l’Europa. Le vivide testimonianze di alcuni sopravvissuti si rispecchiano nei versi delle poesie loro dedicate e, infine, si confrontano con la ricostruzione romanzata delle vicende degli schiavi degli antichi imperatori romani, i cui resti ossei sono stati ritrovati in urne funerarie rinvenute sulla costa amalfitana. Lo scandalo dei Dannati della Terra denunciato da Franz Fanon nel 1961, in verità, si consuma inalterato da oltre duemila anni.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore al libro di Giovanni Bracco.
Le centoquarantatré poesie che compongono il libro Il calvario delle rose di Paolo Butti rappresentano un’opera luminosa di tradizione e di modernità sia nella concezione contenutistica sia nell’espressione della forma letteraria. Il dialogo di contrasto tra la vita e la morte, che consiste nel viaggio attraverso il reale alla volta di un esito extramondano, è rappresentato nella sosta sull’ultimo calvario della mondanità, metaforicamente rappresentato da una residenza per anziani ove è ricoverata una persona di famiglia del Poeta. Tale calvario diviene anche un roseto, cioè la prospettiva di una nuova vita. Il titolo stesso dell’opera richiama alla mente la rivelazione di Yahweh attraverso il roveto ardente: l’indicazione del viaggio assegnato a Mosè per condurre il popolo alla nuova patria. Similmente, la morte attesa nell’ultima residenza mondana diviene attesa di nuova vita.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce Menzione d’Onore al libro di Paolo Butti, Il calvario delle rose7I>.
L’etereo istante – che è quasi una parafrasi del titolo del notissimo film sulla Setta dei Poeti estinti, intitolato L’attimo fuggente – è il libro di Poesia di Ciro Formisano, valente violinista e poeta, che presenta oltre cento poesie orientate a un obiettivo di verità, di durata, di consistenza dell’essere e della partecipazione alle attrattive della vita, con l’intento di tracciare un valido esempio comportamentale, ancorché evanescente. Oltre alla scontata sapienza poetica, si apprezzano le numerose epigrafi, gli eserghi e le citazioni tratte da autori classici di differenti tempi e luoghi della civiltà occidentale, tra i quali – in aggiunta a nomi inarrivabili come Catullo, Marco Aurelio, Shakespeare e altri giganti – compare anche un proposito programmatico di Giambattista Marino, poeta e musicista, tratto dall’oceanico Epistolario e diretto a Girolamo Preti. Tale citazione la dice lunga sulla qualità e sul puntiglio delle letture di Ciro Formisano.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore al libro L’etereo istante.
Il libro di Poesia di Loretta Menegon, Sento svelarsi la notte, è scandito in quattro sezioni. La prima si intitola >Alveo di vita e tratta il rapporto tra l’Io-Poeta e il mondo sia esteriore sia interiore, in una visione parallela al fluire del tempo. La seconda sezione, Fratelli, è una ricognizione per sommi capi della ricchezza affettiva dei legami personali, con proiezioni anche nel collettivo. La terza sezione si chiama Tronco d’edera ed è un canto di ammirazione per la natura e per la sua potenza di continua rigenerazione, capace di sfidare l’erosione del tempo. L’ultima sezione prende il nome di Città invetriate, e consiste in una sorta di rappresentazione di visione poetica per immagini e per colori. La vastità organizzata e articolata dei contenuti risulta ulteriormente valorizzata dalla ricchezza di registro delle forme poetiche, ricche di mutazioni e arrangiamenti armonici, sia ispirati alla contemporaneità sia illustranti la tradizione.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore al libro di Loretta Menegon, Sento svelarsi la notte.
Antonio Pileggi ha il merito di avere saputo rendere attuale e quasi indispensabile un orientamento di speranza meditata e documentata da un consesso qualificato di diverse voci congruenti allo stesso obiettivo da raggiungere, cioè quello della pace universale per l’intera umanità. La ripresa dell’utopia illustrata da Tommaso Moro nel 1516, come forza suasiva per realizzare un futuro diverso, diviene espressione di Poesia concreta e reale, cioè visione progettuale di una possibilità augurabile e accessibile agli uomini di buona volontà. Si sottolinea lo straordinario valore etico e politico del discorso di Poesia sviluppato dall’Autore.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce Menzione d’Onore al libro di Antonio Pileggi, Ius pacis. Per un’epoca universale di rinnovamento.
La vasta e ricchissima produzione poetica di Imperia Tognacci, certamente una fra le più significative voci della poesia italiana contemporanea, viene documentata con ricchezza di commenti critici e con completezza di riproduzione dei dieci libri di Poesia pubblicati dalla Scrittrice nel corso di più di un ventennio, in modo da fare del libro una preziosa raccolta di riunificazione e di confronto totalizzante della sua poetica. Il sentimento del tempo, come viaggio di interpretazione dei destini progressivi dell’intera umanità, è al centro del discorso poetico, che si materializza in un poema odeporico, in una forma stilistica collocata lontano dalle neoavanguardie, ma perfettamente rappresentativa dell’evoluzione delle forme tradizionali avvenuta nel corso di questi anni.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce Menzione d’Onore al libro Nel passo del tempo di Imperia Tognacci.
PREMIO PER L’EDITO di POESIA OPERA PRIMA alla memoria della Poetessa Liana de Luca
La prima breve e intensa raccolta di Poesia di Federica Di Maio, Non è peccato, si segnala per l’afflato di libertà e di naturalezza con cui il dialogo poetico è costruito sia come forma di monologo interiore sia come ricerca maieutica della verità con una controparte ideale che rappresenta il collettivo ovvero la proiezione della scrittrice in un incontro partecipato con il mondo esterno. La parola poetica sommuove un equilibrio di orientamenti e di compensazioni calibrato fra le emozioni dei sensi e le analisi della logica, in modo da condeterminare una visione franca del cuore e della mente.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce il primo premio a Federica Di Maio per l’Opera Prima di Poesia Non è peccato.
Danila Giancipoli va a caccia di miracoli destreggiandosi con originalità nel nostro tempo, dove si possono ricordare Tutti i posti che ho chiamato casa come dice l’omonima lirica che dà il titolo all’intera opera. Il suo lirismo prosimetrico spicca per concreta freschezza comunicativa e un linguaggio a tratti internazionale, facendo vibrare le corde più intime dell’io quando incontra l’affettività. Vale davvero la pena farsi partecipe del dialogo che la Poetessa sviluppa nelle tre sezioni denominate, non a caso, Stanze, >Riva e Porto Sicuro, raccontando speranze, ricordi, pezzi di vita con il fuoco dentro.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce il secondo premio a Danila Giancipoli per la sua Opera Prima di Poesia Tutti i posti che ho chiamato casa.
Silvia Patrizio compone un’opera prima di Poesia, Smentire il bianco, densa e matura, che si segnala per la profondità dei versi volti a ricucire, ri-significare le ferite, proteggere la fragilità. Le due parti di cui si compone la silloge – Una stanza bianca, dopo il treno è la prima, Col digiuno negli occhi la seconda – sono accomunate dal filo del bianco che ci interroga, nella sua straordinaria valenza polisemica; ci sprona a ricercare parole e silenzi, sia nella contemporaneità sia nelle voci mitiche femminili scelte, per aiutarci a leggere la complessità delle emozioni e del reale. La poetessa racchiude nell’opera tre lustri di riflessione sulle potenzialità della scrittura, in un percorso altamente evocativo di tensione verso una cercata rinascita.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce il terzo premio a Silvia Patrizio per l’Opera Prima di Poesia Smentire il bianco.
L’Opera Prima di Poesia di Erika Conti, Prove di volo, è scandita nelle quattro sezioni che si chiamano rispettivamente Primi passi, Sollevarsi da terra, Perso nel cielo e Radici lontane: complessivamente i quattro tempi scandiscono quattro diverse stagioni di luoghi, di tempi e di modi di essere e di pensare che illustrano il mondo poetico dell’Autrice, i suoi riferimenti originari e l’orizzonte degli eventi a cui ella tende, in un caleidoscopio di immagini reali e virtuali che si susseguono come in una lampada magica nel nastro infinito della Poesia.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore a Erika Conti.
Daniela Giorgetti esordisce in opera prima di Poesia con un libro che si chiama Ciò che muove e vi muove mi muove, e che va interpretato come formula di totalità poetica, avente la sua primigenia radice letteraria nel sigillo apposto da Dante a tutta la sua opera, L’amor che move il sole e l’altre stelle. Sono due i concetti di fondo riguardanti la totalità del discorso poetico: il motore e l’amore, cioè l’alacrità del movimento umano, che nomina, riconosce, abita e decora il mondo circostante e il sentimento di dedizione panica verso il mondo, verso la natura, il creato, il nostro prossimo. Scandito nelle tre sezioni denominate Parole, Perdite e Il peso del cuore, il libro illustra appieno il movimento ondoso di flusso e di risacca delle emozioni umane verso il creato e le stelle.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore a Daniela Giorgetti.
Manuela Monari ci regala la sua imponente prima antologia di Poesie Dall’Altrove. Frammenti di una ricerca interiore. Nella tenacia di “piccola capra tibetana” ci conduce in un viaggio poetico caratterizzato fin dall’adolescenza dall’apertura all’ascolto dell’essere nelle sue forme plurali, rese con musicalità limpida e sciolta fluidità. La poetessa ci incanta lungo i quattro tempi dell’Opera Preludio di giovinezza, Cattedrali e specchi, Passaggi, Dall’Altrove; ci disvela il suo trobar riportando dalle pagine dei taccuini un discorso di anni. La sua personale ricerca viene alimentata dal fuoco sacro del voler sapere di un Altrove fra il Noi e il Tutto, cielo e terra, nella gioia della condivisione per un nuovo sguardo sulle cose.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Menzione d’Onore a Manuela Monari.