Lo spirito innovativo del terzo millennio, con gli aneliti di libertà e di parità che progettano l’utopia edenica di comprensione e di pacifica coesistenza fra tutte le creature viventi del Pianeta Azzurro, pur nell’ansia delle tensioni contraddittorie di rivalità e di violenza che perdurano nel grande consesso umano, gestore dell’egemonia della Vita sulla Terra, trova nell’opus magnum di Poesia di Giuseppe Bova, Ossigeno, un canto celebrativo, come arco che scavalla il secondo con il terzo Millennio, tra il 1966 e il 2020, tanto liricamente accorato quanto razionalmente scabro, nella persuasiva asciuttezza delle forme e nella profondità allargata del pensiero. L’opera pronuncia una parola poetica di luce e di speranza, sempre coniugata sul Noi collettivo, ma capace di sviluppare e di contenere le pulsazioni egotiche in una dimensione sottesa e coerente di vigile soggettività. L’Autore ha saputo coordinare l’alacrità quotidiana dell’impegno pubblico e delle responsabilità politiche con la dedizione totale alla cultura e alla celebrazione della Poesia come parola unificante e poliforme di un solo linguaggio di fede e di scienza, come è nella tradizione umanistica della letteratura italiana. La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 conferisce all’unanimità il Premio alla Carriera a Giuseppe Bova, scrittore e promotore di cultura.