Il romanzo di Francesca Sivori, La scelta di Annie, presenta un duplice pregio di contenuti, in quanto costituisce una valorizzazione dei legami famigliari costruiti sulla saldezza dei buoni sentimenti e, allo stesso tempo, un elogio rivolto alle scienze e alle tecnologie in campo medico e sanitario. L’esposizione della trama, in un intreccio dipanato negli anni fra le gioie e i dolori dei protagonisti, è scritta con sapienza e con essenzialità, votata a fare emergere con chiarezza i fondamentali valori di umanità che stanno alla base della vita civile, nel segno dell’impegno a progredire in collaborazione con il collettivo sociale, nel quale le donne rappresentano un punto di forza e un orientamento di amore.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 attribuisce a Francesca Sivori il Primo Premio Assoluto di Pubblicazione Gratuita.
Un arco di tempo che dura oltre quattro secoli congiunge il 1600 borbonico di Napoli con l’attualità del Golfo di Genova, passando per le vicissitudini di un rosario di generazioni, che è il caleidoscopio ovvero la stanza magica ove si rinnovano indefinitamente la vita e la morte, la gioia e il dolore, le fortune e le disgrazie che rappresentano la sostanza delle emozioni positive e negative di qualsiasi vita umana. Il filo rosso che indirettamente congiunge la successione dei grani del rosario generazionale è un ciondolo d’oro ricevuto dal capostipite che non a caso si chiama Donato Esposito: il donatore è Michelangelo Merisi, più noto con lo pseudonimo di Caravaggio, tratto dal quartiere milanese in cui nacque il pittore. Il libro, dapprima, è scritto in stile di cronaca vintage, per poi approdare allo stile di racconto dialogato, segnando indirettamente il passo dei tempi.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Caleidoscopio di umana natura di Corrado Chiarabini.
Il nuovo romanzo di Sergio Clerici costruisce una trama collegando fra loro i tre destini differenti di Sandro, David ed Elio, destinati ad affrontare, partendo da origini sociali differenziate fra loro, la complessa organizzazione sociale delle civiltà avanzate moderne, apparentemente libere e promotrici di ricchezza e progresso, in verità anche pericolose e sovente ingannatrici, per cui i giovani per raggiungere la loro meta debbono procedere metaforicamente su un campo minato e nella realtà possono compiere degli errori che sconteranno a duro prezzo. Tuttavia, in fondo al tunnel, può brillare la luce di un nuovo giorno. La narrazione è condotta con una perfetta calibratura tra l’immaginario e il reale, per cui ne deriva un plot avvincente e performante.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Vite intrecciate di Sergio Clerici.
La pièce teatrale Questione di favole è un cortocircuito congegnato tra surrealismo, fantasia favolistica popolare e psicoanalisi, il tutto sapientemente colorato da ironia e gusto per l’invenzione paradossale. Simona Condelli mette a confronto dei personaggi femminili che sono malati immaginari per mancanza o per delusione d’amore, i quali vanno a farsi curare da uno psicanalista, che appare subito soffrire dello stesso male. Si potrà risolvere il loro stato di malessere quando tutti quanti ritroveranno la capacità di ritornare ad amare nella realtà o magari anche nel sogno surreale.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Questione di favole di Simona Condelli.
La raccolta di ben quattrocento aforismi suddivisi in sette tematiche, più una sezione miscellanea di olla podrida che raccoglie le diverse frattaglie occasionali di pensieri dispersi, ma altrettanto pungenti e significativi, si fa apprezzare per lo spirito critico, la vocazione non solo ironica ma causticamente rivelatrice di verità nascoste e denunciate dalla magia del linguaggio e del pensiero controcorrente di Ugo Pupillo, appare come un liquore post-prandiale, a gradazione alcolica, che vada sorseggiato con accurata prudenza e grande diletto.
La Giuria de I Murazzi Edizione 2024 all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro I 400 aforismi di Ugo di Ugo Pupillo.