La serie antologica Voci dai Murazzi ha inciso negli anni un percorso che è meno effimero della scia dantesca di Argo sulle acque dell’Oceàno al passaggio del drappello degli eroi che andavano alla conquista del vello d’oro. La meta dei poeti è sempre un valore spirituale o al massimo un primato di bravura, ma non invece un bottino di beni materiali, come fossero terre, castelli e forzieri d’oro, che sono premi ad appannaggio di chi pratica la prepotenza come parametro di successo. Il successo del Poeta consiste, invece, nel rendersi icona del tempo: prima di tutto il tempo presente, e contemporaneamente anche il tempo passato e quello futuro, tutti e tre fusi insieme, nel sogno realizzato dall’avventura letteraria.
Se è vero – come in effetti è proprio vero – ciò che ha affermato per primo Albert Einstein, cioè che il tempo e lo spazio sono entità compresenti e interdipendenti, significa che il Poeta aspira anche a divenire icona degli spazi diversi esistenti al mondo, proprio perché non si può concepire il tempo senza fare riferimento allo spazio e viceversa.
Questa prima cinquina che si conclude delle Voci dai Murazzi ci rende globalmente l’idea di un rinnovato amore per la Poesia e per le sue diverse forme espressive: è un credo che si fortifica nell’esercizio di sé stesso come valore persistente di ricerca nell’affinamento e nel miglioramento del cammino umano. Siamo tutti d’accordo che è scomparsa probabilmente per sempre la figura del Vate, il poeta ispirato che si pone come interprete delle masse, di cui sovente annuncia il futuro destino con toni solenni, sacrali, ultimativi, tipici del profeta, animato da ispirazione civile, talvolta con piglio sacerdotale. Questa figura di poeta non appartiene più in alcun modo alla contemporaneità, anche se si è portati ad ammettere che dopo Gabriele d’Annunzio ancora Pier Paolo Pasolini sia stato acclamato dalla folla, e che, quindi, si possa spostare fino al 1975 la scomparsa dell’ultimo vate italiano. La Poesia del Terzo Millennio sembra avere definitivamente abiurato alla parte del poeta voce clamante delle masse, timore dei tiranni, giustiziere dei prepotenti, vendicatore degli indifesi.
La Poesia che proponiamo in questa quinta edizione dell’antologia Voci dai Murazzi è caratterizzata da una grande ripresa dell’Io-Poeta che esprime i suoi sentimenti soggettivi di interpretazione dei supremi valori della vita, soprattutto dell’amore, congiuntamente alla rappresentazione del paesaggio sia della natura sia della città, come luoghi di trasfigurazione degli stati d’animo, in un contesto di memoria della letteratura che sovente si arricchisce di elementi tratti dall’erudizione e dalla mitologia, con propensione a riprendere i temi sia del simbolismo sia del surrealismo, in termini di visione ovvero di sogno. Ci sembra che su questa strada si segnalino in modo del tutto significativo le liriche d’amore e di armonia di Fabia Baldi, Stefano Baldinu, Joseph Barnato, Giovanni Bianco, Mario Aldo Bitozzi, Marina Cardelli, Gaetano Celentano, Giorgio Colombo, Carmelo Consoli, Rosanna Cracco, Gianluigi De Marchi, Corrado Dell’Oglio, Maria Grazia Franceschetti, Giuseppe Gaudino, Giacomo Giannone, Andrea Guizzardi, Patrizia Maria Macario, Carlo Mosca, Lorenzo Oggero, Rocco Pagliani, Paola Paradisi, Genoveffa Pomina, Franco Sorba.
Con particolare richiamo ai magazzini della memoria letteraria, talvolta con elementi di classicità, talaltra di ermetismo o di indagine psicologica o di epigoni Beat, appaiono le poesie di Isabella Michela Affinito, Davide Argnani, Edith Dzieduszycka, Stefano Fissi, Francesca Fontana, Francesco Gili, Klaudia Muntean, Riccardo Quarello, Aldo Sisto e Simone Venturelli.
In alcuni poeti appare più marcata l’ispirazione civile di un mondo migliore, con pari dignità per tutti e particolare sensibilità alle problematiche della donna, come avviene nelle poesie di Rubina Bevilacqua, Sabina De Mori, Stefania Pellegrini, Giorgio Rafaelli.
In alcuni autori assume particolare significanza il ricorso ad elementi per stralci e per episodi d’intrecci narrativi, ma ricostruiti secondo la logica interpretativa della visione poetica anziché quella descrittiva della prosa, come accade nelle poesie di Mirco Bortoli, Francesco Burini, Massimo Cenci, Massimo Ferri, Andrea Fiorito. In qualche caso, infine, il racconto della realtà assume le forme del novello cantastorie della contemporaneità, una sorta di poeta in eco di musica Hip Hop, come è nelle poesie di Andrea Peraldo e Fabrizio Staffoni.
Nel complesso l’antologia si compone e si sdipana in forma di un ventaglio, con differenti ma equivalenti elementi compositivi, i quali nel loro insieme rendono conto della ricchezza e della pluralità del discorso sulla Poesia che si conduce oggi in Italia. Dall’esame delle schede biografiche degli Autori ci si può rendere conto della serietà e del valore degli Autori scelti in rappresentanza di tale Discorso, scrittori quasi tutti di lungo corso, fra i quali si è voluto inserire qualche rappresentante particolarmente valido di voce nuova.
Elenco Autori in Voci dai Murazzi 2019
ISABELLA MICHELA AFFINITO
- L’improvvisazione di Mercurio
- L’ottava nota
- Montparnasse
- Il viaggio
- Un rintocco
- Io non so
- Mi svelerà il tuo desiderio
- Se la tua voce è un’illusione
- Io non so chi sei
- Alice e la sua meraviglia
- Ogni sorso di questa vita
- Esterno giorno
- Trilogia della pioggia
- A te, donna
- Ragazza dagli occhi pieni
- L’ultima sigaretta
- Prima della sera c’è sempre
- All’alba ho frugato
- Ho scritto che la parola
- Verso l’universo
- Incanti
- In alto
- Senza rancore
- Polvere
- Cieli di marzo
- Le donne
- Treno ore 7:54
- Sabato di San Martino
- Non riesco a valutare
- Non può essere un dipinto
- … ho visto sfilare
- Sguardi
- Aprile
- Imbrunire
- Ancora un secondo 1
- Ancora un secondo 2
- Ancora un secondo 3
- Monte Rosa
- Langhe
- Quarto di luna
- Ritorno a Cannizzaro
- Station dance
- Per moti contrari
- Attesa
- Fantasmi
- Un salice mi abita dentro
- Serenità
- La foglia
- Nel bosco
- Fassona
- La trottola
- Phalacrocorax carbo
- A chi serve la poesia
- Cuore, mente, poesia
- Una poesia senz’abito
- A fior d’acqua traspare
- Alto
- Solitudine
- Due lacrime
- Pane e vino
- Piccolo peccato
- “Grazie” hai detto
- Ci voleva una foto al chiosco, pazienza
- Per fortuna che ne hai parlato
- Incontro
- Il gobbo
- Morte
- Farfalla bianca
- Temporale
- Attesa
- Fiesso in sogno
- Ti aspetterò mio Orfeo
- Due mondi due velocità
- Bluee mind
- Destino senza meta
- Il primo minuto
- Caronte
- Malinconia
- Quelle mani
- tu rimani sospesa
- anche il vecchio alpinista
- parla del vuoto, il vuoto
- Specchio
- L’anima sincera
- La stella polare
- Madre
- Jamira
- Respiro d’anima
- Colori
- L’armadio
- Notturno
- Aripi de Înger / Ali di Angelo
- Cetatea Albastr? / Cittadella Azzurra
- I desideri
- I ricordi
- Mi piacerebbe
- Il sentiero
- Radici
- Sgomento
- Notte di mare in tempesta….
- La pace del Mare
- Fate, Sirene e Ninfe
- Canto di un recluso
- Alya, Alya
- Vorrei dirti
- 3 Dicembre
- Vi prego
- Oggi come ieri
- Futuro?
- Voci
- Bianca conchiglia
- Quando eravamo…
- Assoluto azzurro
- Quasi noi
- Due
- Nucleo industriale
- Il campo di sterminio
- Lontano, oltre la siepe
- Anima mia
- non ho più paura
- patto d’addio
- vivo per lei
- 944: barlumi a Stazzema
- Le ultime schegge di Michelangelo: Pietà Rondanini e altre “dispersioni”
- Caparbietà
- Fanciullino Bukowski
- Gildippe e Odoardo
- Le piccole onde del fiume