Il romanzo La Torre Rossa di Giovanni Casalegno, narratore e autore di sei romanzi oltre numerosi racconti e collaborazioni editoriali di letteratura varia, svolge il tema della scrittura come rivelatore strumento di indagine dei fatti reali, in quanto la giovane protagonista Margherita, grazie alla ricomposizione degli scritti del padre rinvenuti sulle pagine bianche dei libri della grande biblioteca della Torre Rossa, riuscirà a ricostruire le vicende reali della vita. Il romanzo incanta sia per la facondia dello stile letterario, colto ed efficace, sia per la metafora di fondo attinente al valore dichiarativo e comprovante della verità attribuibile alla scrittura.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità conferisce il Primo Premio assoluto di Pubblicazione gratuita a Giovanni Casalegno.
Romanzo organizzato sull’amicizia bipolare dei protagonisti, Renato e Massimo, tra loro diversi come il polo positivo e quello negativo, ma uniti, come indica il titolo, da Un’improbabile amicizia: la loro vicenda di unione giustapposta avrà una fine imprevista e tragica in occasione dell’evento nefasto dell’incendio del cinema Statuto avvenuto a Torino il 13 febbraio 1983. Celestina Cielo, già affermata scrittrice, presenta un breve romanzo che, pur nell’invenzione letteraria dei due personaggi, diviene documentazione realistica della Capitale torinese negli anni Ottanta dello scorso secolo.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Un'improbabile amicizia di Celestina Cielo.
Il romanzo intenso Cani di strada di Elio Forcella, apprezzato scrittore con la passione per il teatro, si incentra sull’amicizia di due disadattati e del loro furgone blu. I due si chiamano Blues e Rockstéll; si servono del furgone per servire birre e arrosticini, cioè dei rustèll, da cui deriva il soprannome del ragazzo emigrato extraeuropeo, che conduce il furgone. A loro si aggiunge la ragazza Leila, costretta a svolgere l’avvilente attività di escort. Il breve romanzo – o lungo racconto – è scritto in modo quasi teatrale, con il ricorso a dialoghi incalzanti, ma alternati a continue evasioni surreali ed oniriche. Il significato complessivo del libro è metafora del riscatto sociale e ancora di più espressione ideale della tanto ricercata “scala per la libertà”.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Cani di strada di Elio Forcella.
Giulio Irneari è autore confermato di romanzi, racconti e opere di teatro. Zio Ernestino è un dramma contenuto in un’unica scena, più un epilogo recitato da Giulia e Zeno. L’intera opera può essere rappresentata con circa sette attori di cui solo due sono protagonisti. La commedia è una digressione critica e demistificatrice sulla carica di dolore e di sconvolgimento umano che la morte di un congiunto comporta, nelle ricadute sul piano affettivo, sugli oneri burocratici ed esistenziali, nei rapporti sociali e, più ancora, sui riflessi interiori suscitati nell’animo dei parenti superstiti. L’Autore fa emergere con maestria come la tragedia della morte venga vissuta con un notevole grado di estraneità, quasi fosse un destino di competenza destinato solo ai morti, ma non toccasse anche ai vivi.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Zio Ernestino di Giulio Irneari.
La pièce teatrale Die Allgemeine (Il Generale) è un’opera di immaginazione ambientata con curato realismo; si svolge negli ultimi giorni della conquista di Berlino da parte dell’Armata Russa, presumibilmente all’inizio di maggio 1945. La commedia ha tre protagonisti: un presunto Hermann Göring, ormai allontanatosi da Hitler – quest’ultimo già rinchiuso nel bunker ove si suiciderà – e una coppia di coniugi ebrei, camuffati sotto falso nome tedesco, lui poeta e lei violinista, sfuggiti alle operazioni di rastrellamento antisemita avviate dallo stesso Göring. La commedia, organizzata in nove Quadri, si svolge per intero nell’abitazione dei due coniugi, che ricevono la visita inaspettata del Generale nazista, nella parte del lupo ormai conscio della sua imminente fine, ma che si trastulla con due indifese pecore, incerto se compiacersi nei vezzi o scatenarsi in un ultimo massacro. Si apprezzano i precisi particolari riferiti alle anomale condizioni di guerra della situazione e la ricchezza delle citazioni inerenti costumi, arte, letteratura e contingenze temporali, ricostruite con sapido ingegno ed efficace mestiere dai due eccellenti autori Patrizio Pacioni e Giovanni Chiacchio, esperti scrittori, studiosi e anche attori di teatro.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Die Allgemeine (Il Generale di Patrizio Pacioni e Giovanni Chiacchio.
Il romanzo Dove finisce la strada allude nel titolo sia alla conclusione della vicenda narrata sia alla fine dell’esistenza, in modo da istituire un’identità di destino tra la parola e la vita. I due protagonisti, Zino e Cristina, sono compagni di scuola e, dopo avere condotto autonomi processi di maturazione, si rincontrano, si sposano, hanno due figli e attraversano insieme le complesse vicende di vita. Irene Schiavetta, con sapienza, introduce nel romanzo la trascrizione dattilografica degli incontri di Zino con lo psichiatra, in modo da sveltire per il lettore l’esposizione delle dinamiche spirituali. Il libro è una valida e realistica rappresentazione della vita caratteristica degli ambienti del ceto medio colto, con eccellente sviluppo di indagini psicologiche ed esemplari quadri di vita familiare, con i relativi problemi educazionali, cui si aggiungono le indagini del mondo spirituale interiore per giungere colà, dove finisce la strada.
La Giuria de I Murazzi Edizione XIII all’unanimità attribuisce la Dignità di Stampa al libro Dove finisce la strada di Irene Margherita Schiavetta.